Due burattinai giocano attorno ad un tavolo. Descrivono un mondo in cui gli avvitatori suonano come una città e in cui breve è il passo tra le due e le tre dimensioni. Una storia, un protagonista. O forse due. Un tentativo di andare oltre le abitudini, le sicurezze, le routine. Un elogio del superamento affinché il gioco continui.

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